“Spaziale. Ognuno appartiene a tutti gli altri”. Il Padiglione Italia in Biennale di Venezia 2023

“Spaziale. Ognuno appartiene a tutti gli altri”.             Il Padiglione Italia in Biennale di Venezia 2023

Per l’edizione della Biennale di Architettura 2023, inaugurata questo fine settimana a Venezia, il Padiglione Italia, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della cultura è curato dal collettivo Fosbury Architecture formato da cinque architetti: Giacomo Ardesio, Alessandro Bonizzoni, Nicola Campri, Veronica Caprino e Claudia Mainardi. Una nuova generazione di quarantenni che propone nove progetti pionieri, con nove interventi site-specific realizzati nei mesi precedenti la Biennale, in altrettante aree della penisola italiana, e rappresentati da nove installazioni presentate al pubblico nel perimetro del Padiglione. Si tratta di una lavoro sperimentale e transdisciplinare per la presenza sinergica di architetti, performer, scrittori, registi. La scarsità di risorse a disposizione, l’emergenza dettata dalle crisi, la collaborazione animano lo spirito di questi lavori. La mostra prende il titolo “Spaziale. Ognuno appartiene a tutti gli altri”, e la sostenibilità diviene elemento decisivo e condiviso.

I progettisti

I progettisti impegnati nel Padiglione Italia della Biennale di Architettura di quest’anno sono (ab)Normal, BB (Alessandro Bava e Fabrizio Ballabio), Captcha Architecture, HPO, Lemonot, Orizzontale, Parasite 2.0, Post Disaster, Studio Ossidiana, Giuditta Vendrame. Tutti rigorosamente under 40.

Progetto del collettivo Post Disaster (Gabriele Leo, Gabriella Mastrangelo, Grazia Mappa, Peppe Frisino)
con advisor Silvia Calderoni e IleniaCaleo.

Gli advisor

Presente anche un gruppo di advisor: Silvia Calderoni e Ilenia Caleo, Claudia Durastanti, Roberto Flore, Elia Fornari (Brain Dead), Adelita Husni Bey, Ana Shametaj, Terraforma, Emilio Vavarella, Bruno Zamborlin

Il catalogo e gli incontri

Il catalogo “Spaziale. Ognuno appartiene a tutti gli altri” che contiene tutti questi interventi su territorio italiano, a Taranto dai tetti, come nella Baia di Jeranto vicino Napoli, nelle periferie di Catania, o negli spazi pianeggianti tra Prato e Pistoia, nell’area fra Mestre e Marghera, a Trieste, in Calabria, o in Sardegna dove si parla di transizione alimentare, è edito da Humboldt Books. Mentre, una serie di cinque incontri si svolgerà al Teatrino di Palazzo Grassi, con il supporto sponsor di Bottega Veneta.