Città comunità educante a misura di cittadino, dai bambini ai disabili

Città comunità educante a misura di cittadino, dai bambini ai disabili

di Teresa Lucianelli

Napoli. Si è appena concluso il ciclo di incontri “La città come comunità educante” ideato dall’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli. È stato realizzato attraverso il lavoro del CARE, Centro di Ateneo per la ricerca educativa e per l’alta formazione degli insegnanti e degli educatori, e del DIE, Centre de recherche au sujet de Désaffiliation, Incertitude, Exclusion.
“Dai bambini ai disabili, dalle donne alle famiglie”: è stata rivolta particolare attenzione alle dinamiche di inclusione ed esclusione che attraversano ogni configurazione sociale ed interessano particolari gruppi di cittadini, per rielaborare una riflessione organica ed interdisciplinare sulle scelte socio-educative, politiche ed economiche di organizzazione dello spazio urbano.
 
Sei incontri (fino al 5 maggio) aperti a tutti si sono svolti online fino al 5 maggio. Sono intervenuti alcuni dei massimi esperti dei settori della sociologia e della pedagogia, impegnato in diverse Università italiane, da Nord a Sud, da Milano a Palermo.
Obiettivo: “ripensare il vivere in città a partire da uno sguardo interdisciplinare e intersezionale” come sottolineato dai docenti Unisob che hanno ideato l’iniziativa: Fabrizio Chello, professore di Pedagogia generale e sociale e Stefania Ferraro, professoressa di Sociologia dei fenomeni politici.
 
Il progetto scientifico, promosso anche con il supporto di uno dei Centri di Ricerca di rilievo internazionale dell’Università Suor Orsola Benincasa – Se-ForTECA – International Research Group Self-Formation in situations of Transition: from Early Childhood to Adulthood – e di URiT – Unità di ricerca sulle Topografie sociali – di è svolto sotto l’egida del Rettore, Lucio d’Alessandro, presente all’incontro inaugurale, unitamente al direttore Dipartimento Scienze formative, psicologiche e della comunicazione, Enricomaria Corbi ed al vicesindaco di Napoli, con delega all’urbanistica, Laura Lieto.
 
Si è analizzato “L’abitare le città” da cinque diverse angolazioni: lo sguardo dei bambini, delle donne, delle persone con disabilità, delle famiglie e delle persone LGBTAQI+ mettendo in campo “riflessioni ed anche nuove idee progettuali – come ha spiegato Fabrizio Chello – con l’obiettivo di prospettare politiche e interventi volti a rendere la città una comunità educante di tipo aperto e inclusivo, immaginando la città come un luogo in cui la partecipazione attiva e consapevole di tutti i cittadini possa trasformare il collettivo in un gruppo coeso e supportivo”.
 
Ogni seminario ha avuto un taglio socio-pedagogico. Accanto ad interventi teorici, la partecipazione e la testimonianza di istituzioni e di associazioni di terzo settore impegnate in attività connesse al tema oggetto di analisi, mirate a far convergere teoria e prassi, ricerca e terza missione, come evidenziato da Stefania Ferraro. Il ciclo di seminari è stato sviluppato quale punto di partenza per successive fasi di ricerca finalizzate all’implementazione di proposte progettuali da condividere con le amministrazioni locali, in modo da concorrere al potenziamento della vivibilità degli spazi cittadini.

Sono stati oggetto di confronto con i modelli delle altre realtà urbane italiane, problemi e best practices relativi alla città di Napoli.
Tra gli interventi, quelli di Rosaria Bruno, presidente dell’Osservatorio nazionale sul Fenomeno della Violenza sulle Donne; Vincenzo Falabella, presidente della Federazione Italiana per il superamento dell’handicap; Simona Rosati, specialista del Programma UNICEF “Città amiche dei bambini e degli adolescenti”; la presidente Nazionale Arcigay, Natascia Maesi.

Attraverso pure la partecipazione agli incontri dei rappresentanti delle istituzioni cittadine, la città di Napoli è stata considerata caso esemplare delle riflessioni. Fra essi, il coordinatore del Tavolo di lavoro per l’infanzia e l’adolescenza del Comune di Napoli, Paolo Siani e gli assessori del Comune di Napoli all’istruzione e alle famiglie Maura Striano, alle politiche sociali Luca Trapanese, alle pari opportunità Emanuela Ferrante.

Nel Coordinamento scientifico: Fabrizio Chello, Stefania Ferraro
Nel Comitato scientifico: Davide Borrelli, Clelia Castellano, Fabrizio Chello, Enricomaria Corbi, Lucio d’Alessandro, Stefania Ferraro, Daniela Manno, Sergio Marotta, Margherita Musello, Pascal Perillo, Antonello Petrillo, Ciro Pizzo, Fabrizio Manuel Sirignano.
Nella Segreteria scientifico-organizzativa: Anna D’Ascenzio.
Per Università degli Studi Suor Orsola Benincasa, addetto Stampa, dott. Roberto Conte.

Programma completo degli incontri su www.unisob.na.it/eventi.