Forse negli ultimi giorni avete sentito parlare di una possibile *stagflazione* e vi siete chiesti che cosa significhi questo termine inusuale. Cosa significa? E soprattutto, si tratta di qualcosa di cui preoccuparsi?
In questo articolo definiremo il termine, andremo un po’ indietro nel tempo per capire quando si è verificato il fenomeno per la prima volta e cercheremo di capire il motivo per cui se ne sta parlando anche oggi.
*La stagflazione* è in pratica una situazione economica in cui si verificano contemporaneamente *l’inflazione*, ovvero l’innalzamento del livello medio dei prezzi e la conseguente perdita di potere d’acquisto della moneta; e la *stagnazione economica*, ovvero la mancanza di crescita dell’economia.
DA COSA È GENERATA LA STAGFLAZIONE
In una situazione “normale” se c’è maggiore domanda di beni, l’economia cresce e i prezzi aumentano insieme all’occupazione, se la domanda scende, viceversa, l’economia non cresce e i prezzi e l’occupazione quantomeno non salgono. In una situazione di stagflazione, l’aumento dei prezzi non è accompagnato da una crescita economica e la domanda di beni non è la causa della crescita dei prezzi. L’aumento dei prezzi può essere causato da un aumento improvviso del costo dell’energia (petrolio e gas), o da politiche monetarie eccessivamente espansive: i governi “stampano” moneta in quantità eccessiva.
PRECEDENTI STORICI
Il mondo ha già vissuto la stagflazione. Negli anni ‘70 del XX secolo, l’improvviso aumento del prezzo del petrolio (cosiddetto shock petrolifero) portò ad un rapido e generalizzato aumento dei prezzi contraendone la domanda e riducendo la crescita economica provocando un aumento della disoccupazione. In questo periodo la causa fu l’aumento del costo dell’energia che provocò un aumento dei costi di produzione per riflettersi poi sui prezzi finali dei beni di consumo.
LA STAGFLAZIONE OGGI
Negli ultimi mesi si è assistito a una crescita dell’inflazione che non sembrerebbe attestarsi nel breve tempo previsto inizialmente. Gli economisti individuano due principali fattori di tale fenomeno, presenti oggi come negli anni settanta. Primo: lo *shock dell’offerta*, che oltre a far salire l’inflazione, mette in crisi le produzioni. Secondo: oggi molte materie prime stanno salendo vertiginosamente di prezzo, in più a seguito della riconversione “green” di Cina ed Europa, gli stessi costi dell’energia stanno notevolmente salendo, creando ulteriori disagi alla produzione.
PERCHÉ LA STAGFLAZIONE PUÒ ESSERE UN PERICOLO
Per tenere sotto controllo l’aumento dei prezzi, le banche centrali dovrebbero ridurre la quantità di moneta in circolazione cercando di tenere sotto controllo la domanda di beni e servizi per “calmare” i prezzi. La riduzione della domanda di beni a sua volta riduce l’occupazione. Non sarebbe un grave problema se l’economia fosse in crescita; nel caso della stagflazione però, l’economia non cresce e questa azione delle banche centrali andrebbe ad aggravare una situazione già difficile per l’occupazione. Le banche centrali hanno poche armi per combatterla; da qui la speranza di scongiurare questa situazione.
(Fonte: Studio Grieco)
Rubrica a cura dell’Associazione “Noi vittime del Consumo”
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