Viaggio indietro nel tempo, nella storia dell’alfabeto: accadeva 2700 anni fa…

Viaggio indietro nel tempo, nella storia dell’alfabeto: accadeva 2700 anni fa…

“La pittura della voce. L’alfabeto prima e dopo Cuma”: da lunedì 6 maggio al Castello di Baia, a cura del Parco Archeologico dei Campi Flegrei, l’attesa mostra/evento

di Armando Giuseppe Mandile

Sarà l’incantevole gioiello architettonico di Bacoli, il maestoso Castello Aragonese di Baia, a ospitare l’attesa e prestigiosa mostra “La pittura della voce. L’alfabeto prima e dopo Cuma”, in calendario da lunedì 6 maggio al 30 giugno 2024.
Location ufficiale: il Museo archeologico dei Campi Flegrei, ospitato appunto nello storico maniero di rara bellezza è incredibile suggestione.
Si tratta di un appuntamento davvero imperdibile dedicato alla storia dell’alfabeto e al suo impatto sulla cultura. Si presenta come una affascinante e coinvolgente esplorazione nel mondo dell’alfabeto che indaga il suo impatto sui processi culturali nel mondo antico.
La mostra è allo stesso tempo un invito rivolto al pubblico, ad approfondire la conoscenza dell’epoca in cui l’alfabeto fu portato in zona cumana, circa 2700 anni fa, dalle genti che provenivano dalla Grecia.
A promuoverla è il Parco archeologico dei Campi Flegrei, con il supporto della Regione Campania.
Tante le domande alle quali verrà data risposta per riuscire a comprendere l’evoluzione della cultura e della società dell’Italia antica, attraverso gli oggetti esposti, provenienti dai più importanti musei archeologici italiani, che riportano importanti iscrizioni redatte con alfabeti diversi, ma interconnessi strettamente.
Da dove arrivava quell’alfabeto? quali conseguenze ebbe questo approdo sulle comunità locali? verso quali strade e forme si diressero i caratteri portati dall’Eubea?
La conferenza stampa di presentazione, sotto l’egida del direttore del Parco, dott. Fabio Pagano, si terrà il giorno 6 Maggio alle ore 16, alla presenza del prof. Massimo Osanna, direttore generale Musei, Ministero della Cultura, e della dott.ssa Rosanna Romano, direttore generale per le Politiche culturali e il Turismo della Regione Campania.
“La scrittura è la pittura della voce”: così ci spronava a immaginare Voltaire e l’esposizione trae ispirazione da queste parole.
“La mostra nasce da un progetto condiviso con Carlo Rescigno e Matilde Civitillo dell’Università della Campania Luigi Vanvitelli.” – precisa il direttore del Parco archeologico dei Campi Flegrei, dott. Fabio Pagano e spiega: “L’intento è quello di ribadire il ruolo centrale dei Campi Flegrei come centro propulsore di importanti innovazioni culturali nel mondo antico, di riflettere sui cambiamenti innescati nel momento in cui la scrittura ha iniziato a essere lo strumento essenziale per tramandare la memoria, ma anche di porsi domande sul ruolo della scrittura nel mondo di oggi e in quello di domani”.
Anticipano gli organizzatori: “se le lettere di un alfabeto possono essere immaginate come i colori nella tavolozza di un pittore, capaci di comporsi e armonizzarsi in una figurazione prima di tutto mentale e poi fonetica, l’esposizione utilizza i reperti per disegnare il racconto di una delle più rivoluzionarie e incisive invenzioni culturali della storia dell’umanità”.

Parco archeologico dei Campi Flegrei:
E-mail: pa-fleg@cultura.gov.it
Sito web: pafleg.cultura.gov.it