copertinaAppassiona e sorprende, diverte e sconcerta l’opera d’esordio di Amedeo Piacentini “Mater dei”, definita “il nuovo romanzo di formazione in cui non si forma più nessuno”.

 Di certo non vuole “formarsi” il protagonista, il giovane Giacomo Rebecchi, ventiquattrenne laureando milanese che riesce a racchiudere nella sua sfaccettata e mutante personalità talenti e pulsioni delle nuove generazioni. “Bisogna vivere” è l’imperativo di Giacomo. Imperativo immediatamente contraddetto: “Vivere? Semmai sopravvivere. E la mia sopravvivenza passa attraverso continue incertezze ed estenuanti incoerenze”. La famiglia, una città sterile come un tupperware, e tanti  “amici, complici, amanti”. E Giacomo, che combatte la sua guerra contro gli stereotipi e la normalità con una sfrenata, forzata iperattività. Colte esegesi, rigurgiti verbali, rielaborazioni visionarie, sono raccontate in un tono ora alto ora greve, in un contrappunto di stili discordanti e rimandi culturali diversi che pure si amalgamano per un risultato di assoluta originalità.