Federica Ottombrino, “Canzoni dal baule”: musica di alta qualità e palpitante umanità a Sorrento
di Teresa Lucianelli
Sorrento. Tutti pronti e tutto pronto per l’atteso evento musicale di domani sera – martedì 6 agosto – in programma nella cornice di indubbia suggestione rappresentata dal Chiostro di San Francesco. Alle ore 21, Federica Ottombrino, cantautrice e scrittrice napoletana, in concerto con Francesco Lettieri presenterà l’album “Canzoni dal baule” – La chute dischi [Firenze].
Ad aggiungere valore alla serata ideata e realizzata all’insegna dell’alta qualità da Musiciens di Salvatore Piedimonte, le letture del maestro Diego Sommaripa e dell’attore Nio Lauro.
Il disco è strettamente legato al romanzo dell’artista, “Il baule” – Rossini editore, di cui ne è la colonna sonora. Attraverso queste due “piccole grandi opere”, Ottombrino conduce il pubblico all’interno di una storia umanamente preziosa, che parte dal ritrovamento di un baule in un’antica villa del ‘700, di Capo Miseno (Napoli), abbandonata dal ‘90, contenente un vero e proprio tesoro: centinaia e centinaia di lettere dagli anni ’30 agli anni ’80 del secolo scorso, fotografie e diari.
Il live prevede l’esecuzione di 8 inediti.
Federica Ottombrino: voce, chitarra acustica, parole, musica; Francesco Lettieri: pianoforte, voce, parole, musica.
Reading: Diego Sommaripa e Nio Lauro.
L’evento a ingresso gratuito, s’inserisce nella terza edizione della rassegna artistico-culturale “Napoli inCanta al Chiostro”, a cura dell’Associazione Musiciens, direttore artistico Salvatore Piedimonte, gode del patrocinio della Città di Sorrento, Sorrento aspetta Te, e dell’impegno di Eduardo Tv, SorrentoPlaytivvù, EnergiaOra, Sorrento Luxury.
Federica Ottombrino, classe 1987, è una cantautrice e musicista napoletana, laureata con 110 e lode a L’Orientale di Napoli, magistrale di “Relazioni Internazionali Sviluppo e Cooperazione Internazionale”.
Fonda il duo Fede ‘n’ Marlen, insieme a Marilena Vitale, alla fine del 2014; nel progetto, oltre alla scrittura di testi e musiche, canta e suona la fisarmonica e la chitarra acustica. Il duo partenopeo nel 2014 pubblica il primo Ep “Stalattiti”, prodotto da Casa Lavica, che arriva alla terza ristampa; nel 2017, l’Album “Mandorle” prodotto da Europhone Records, (supporto cd e vinile) e si esibisce in oltre 500 live in tutta Italia, condividendo il palco con artisti tra i quali Nada, Levante, Cristina Donà e Craig David, oltre che nella giornata inaugurale del Festival di Sanremo sul palco di “Casa Sanremo” ad apertura dello showcase serale di Paola Turci .
Con lo spettacolo “Frida”, tratto dal romanzo di Pino Cacucci, Fede ‘n’ Marlen iniziano parallelamente, insieme all’attrice Claudia Balsamo, una tournée teatrale campana.
Con il brano “Le cose restano lì”, di Federica Ottombrino, vincono nell’ottobre del 2017 il Premio della Critica, intitolato a Fausto Mesolella, al Premio Bianca D’Aponte. Ospiti del Barone Rosso, trasmissione di Red Ronnie, invitate da lui più volte ad esibirsi nello storico Roxy Bar.
Nel 2019 pubblicano il loro ultimo Album “Terra di Madonne” prodotto da AreaLive e FullHeads, che portano in tour, in band, toccando luoghi importanti quali Palazzo Reale a Napoli e Piazza del Plebiscito, nella rassegna curata da Lello Arena “Restate a Napoli”.
Federica Ottobrino, come solista debutta con lo spettacolo “La Cattedrale dell’acqua”, da lei concepito, all’interno della suggestiva storica cisterna romana Piscina Mirabilis di Bacoli, con 10 repliche tutte sold-out.
Da luglio 2022 è impegnata con l’attrice Rosalba di Girolamo nello spettacolo “Errori”, con testi di Cortázar e Márquez, in cui suona fisarmonica e chitarra e canta.
Al suo attivo, anche studi di Musicoterapia col conseguimento del diploma di primo livello, all’ente di formazione Divulgazione Dinamica.
Il ritrovamento – in un’antica villa decadente di Capo Miseno (Napoli) presa in affitto per garantire aria salubre marina al suo piccolino – di un baule contenente un tesoro: centinaia di lettere dagli anni ’30 agli anni ’80 del ‘900, oltre a fotografie e diari, la porta dal mondo della musica a quello della scrittura, una passione che coltiva già da ragazzina .
Un episodio singolare la pietà a scoprire questo “tesoro” con gli elementi basilari per sviluppare i suoi personaggi con le loro storie toccanti che spongono alla conoscenza di un’epoca non troppo lontana, con i suoi trascorsi non semplici, a tratti drammatici, riflessioni, ecc., intrecciando proprio tramite queste vite familiari rivelate dagli scritti ritrovati, che girano intorno alla casa – pilastro stabile e forte – la ricostruzione storica ad aneddoti familiari. Nasce così il romanzo “Il baule” – edito da Rossini Editore, Milano, 175 pp. – in tutte le librerie dal 15 maggio 2024, data dalla quale è in tour per presentarlo in luoghi prestigiosi del panorama italiano, dal Teatro Bellini di Napoli, al Giardino delle rose di Firenze. A conferma della sua natura comunicativa, contestualmente al romanzo è uscito, con l’etichetta toscana La Chute Dischi, il suo primo album da solista “Canzoni dal baule, che presenta eseguendo alcuni brani live, voce e chitarra acustica.
“Ciò in cui credo – dichiara – è che, l’unico mezzo che abbiamo per conoscere veramente il mondo sia il sentimento. L’emozione, non passando per una comprensione razionale delle cose, ci fa percepire la realtà per ciò che è. La musica è il mezzo attraverso cui questa trasmissione diventa massima”.
Si racconta ancora oggi che, vicino al faro di Miseno, ci sia una casa che custodisce un tesoro. Scopriremo che il tesoro è saper raccogliere la preziosa eredità che una vita può lasciare, resistendo al tempo, resistendo alla fine. Sullo sfondo, la ricerca della propria casa come pelle in cui abitare, il potere dell’immaginazione quale strumento di lettura profonda della realtà, il coraggio di superare il recinto delle regole sociali.
Passioni, sofferenza, interrogativi, elaborazione riflessione, crescita e tanto altro, trasmessi attraverso note, parole e testimonianze, in un album musicale e in un libro, scaturiti dalla molteplice e ancora palpitante umanità di personaggi anonimi eppure fortemente preziosi per raccontare un’epoca è un territorio.