Napoli. Il provvedimento annunciato dalla Regione Campania è operativo da oggi e va a tutelare le categorie maggiormente esposte al pericolo di contrarre il Sars CoV2, causa della malattia Covid19.
In esecuzione l’utilizzo di 2000 tamponi quotidiani all’Asl Napoli 1 Centro dove è partita la campagna di screening con i tamponi a casa dei pazienti sospetti o positivi.
Sono stati resi operativi su tutta la città 5 camper con una disponibilità di almeno 20 medici volontari che presteranno servizio apposito.
Gli accertamenti saranno effettuati non soltanto ai medici ma riguarderanno anche il personale dei supermercati e rivendute particolarmente esposti al pubblico e quindi al contagio del nuovo corinavirus.
Si attenderebbe l’arrivo di altri quantitativi per poterli estendere ad altre categorie particolarmente a rischio.
I cinque camper appositamente allestiti, con i venti medici volontari a settimana percorreranno dunque la città in modo da eseguire pure tamponi a domicilio sui pazienti sospetti di Coronavirus.
Parte anche all’Asl Napoli 1 Centro l’Unità
Speciale di Continuità Assistenziale (Usca), prevista dal Dl 14 del 9 marzo.
Presentazione dei mezzi, uno per ogni Dipartimento di Emergenza della città, noleggiati dall’Asl, nella sede centrale del Frullone, fissata per questo pomeriggio. A curarla sarà il direttore generale Ciro Verdoliva. Dopo partiranno con gli screening nella città di Napoli, in linea con le direttive già operative nell’Asl Napoli 2 Nord e in quella di Benevento.
I medici volontari si sposteranno grazie ai camper e raggiungeranno i domicili dei pazienti positivi al Covid19 non in gravi condizioni, posti in isolamento domiciliare, per monitorarli. Si recheranno inoltre nelle abitazioni di chi ancora aspetta di sottoporsi al tampone. Grazie a questi interventi, sarà pure possibile verificare l’avvenuta guarigione, che deve essere certificata con due tamponi negativi effettuati nel giro di 24 ore.
Il governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, garantisce: “Faremo 2mila tamponi al giorno” e interviene specificamente sulla vicenda dei tamponi spiegando che sul territorio regionale a disposizione : “Avevamo solo il laboratorio del Cotugno, frutto di 10 anni di commissariamento della Sanità in Campania. I laboratori vanno autorizzati dall’Istituto Superiore di Sanità. Abbiamo aperto in 2 settimane 10 laboratori per i tamponi del Coronavirus. Abbiamo coinvolto anche l’Istituto zooprofilattico… Faremo tamponi anche al personale dei supermarket”.
Con chiarezza, viene precisato che questa non è una campagna di tamponi di massa. Non si tratterà di questo. Non è nata con questa finalità. Infatti, non saranno eseguiti tamponi a tutta la popolazione, indiscriminatamente, che attualmente conta 1582 contagiati in Campania. Verranno invece fatti sempre esclusivamente dietro segnalazione del medico curante al quale diretta questi delicato compito di selezione dei soggetti che possono risultare infetti per il nuovo coronavirus. La procedura di richiesta per accedere al tampone rimane comunque identica. Se si hanno i sintomi, bisogna contattare il medico di famiglia o il 118: i sanitari compilano quindi la scheda e la inoltrano tempestivamente al Dipartimento di Prevenzione dell’Asl. A questo punto, il camper con i medici volontari viene inviato a domicilio. La precedenza per eseguire il tampone viene stabilito in base alla priorità clinica, soggetti per soggetto.
Distribuiti dalla Regione i kit per eseguire il tampone. Pure i dispositivi individuali di sicurezza, con caschi e tute sono pronti per essere usati.
Per tutti coloro che sono al termine della quarantena e per coloro la iniziano, c’è l’apposito screening. Proprio con lo screening dei casi relativo ai soggetti positivi a casa, partirà la campagna per i tamponi a domicilio. Inizialmente è dedicato ai pazienti domiciliari che hanno già ultimato o anche superato i 14 giorni di isolamento, e sono in attesa della diagnosi di avvenuta guarigione. Il certificato è indispensabile infatti per potere ritornare a lavoro, per ciò che interessa le professioni e le categorie impegnate nelle attività essenziali attualmente previste dal Governo. Partiranno quindi pure i tamponi da eseguire per ottenere la prima diagnosi. Anche le altre Asl in maniera similare come la Napoli 2 Nord e la Napoli 3 Sud, Caserta e Salerno, si stanno organizzando con adeguate attrezzature e personale per partire a breve.
Pina Tommasielli, responsabile Medicina territoriale dell’Unità di crisi Coronavirus della Regione Campania informa: “In questo modo, cerchiamo di risolvere le criticità che si sono registrate in questi giorni per i tempi lunghi dei tamponi, e anche di dare un monitoraggio e assistenza continua a chi è solo a casa”.
Ricordiamo i dati nazionali più recenti legati al Sars CoV2: ancora 969 morti, in sole 24 ore, sul territorio nazionale, record agghiacciante, con un totale di 9134 morti; 66414 cittadini attualmente contagiati, 36353 malati al domicilio.
a maggior ragione per una nazione quale è l’ Italia che conta 60.317.000 abitanti, 23° Paese al mondo per popolazione, con 200 abitantiper chilometro quadrato.
Si spera che si 10950 guariti de ne aggiungano presto moltissimi altri e che le campane possano tornare a suonare soltanto per gioia e non per annunciare l’ennesima scomparsa di un’ennesima vittima della “nuova peste”.
Teresa Lucianelli