
Il programma Rotary No-Ictus dalla Campania giunge in Bulgaria per realizzare una mirata ed efficace prevenzione dell’ictus cerebrale.
L’ictus è responsabile di più morti ogni anno di quelle imputabili complessivamente ad aids, tubercolosi e malaria; è la prima causa di disabilità a livello mondiale e la terza causa di decessi.
In Italia la media è di 95 decessi su 100.000 abitanti. In Israele, dove si fa molta prevenzione, il rapporto è di 39 a 100.000. 15 milioni di persone al mondo (una ogni 6 secondi) sono colpite ogni anno da ictus e 6,2 milioni ne muoiono. In Bulgaria il maggior tasso di mortalità: dal 1990 al 2006 come pubblicato su Eur. Heart J., sono 281 i morti su 100.000 abitanti.
L’iniziativa rotariana, che ha ricevuto il plauso del cardinale di Napoli Crescenzo Sepe, è stata presentata nell’incontro che si è tenuto nella sede partenopea dell’Istituto di Cultura meridionale a palazzo Arlotta, moderato dal giornalista Ermanno Corsi. Sono intervenuti, tra gli altri, l’ambasciatore bulgaro Marin Rajkov Nikolov, il console di Bulgaria Gennaro Famiglietti, anche ?a nome della Federazione nazionale dei consoli e dell’Istituto di Cultura meridionale, il coordinatore dell’iniziativa Gaetano de Donato, chirurgo vascolare e governatore designato del distretto rotariano 2100?,? e Angela Casaletto, ?in rappresentanza dell’assessore regionale alla Cooperazione europea e al Bacino euro-mediterraneo Serena Angioli.
Il programma di monitoraggio servirà pure per riconfermare, attraverso l’applicazione su un più vasto territorio ed una casistica più ampia, la presenza di una predisposizione genetica all’ictus.
A beneficiarne innanzitutto i pazienti della nostra regione e della Bulgaria considerati a più alto rischio, ovvero i soggetti in dialisi renale che afferiscono a tutti i centri di emodialisi dei due territori; successivamente, tutti i pazienti con oltre cinquantacinque anni, che appartengono alla fascia di età più esposta a questo rischio.
La concretizzazione dell’iniziativa Rotary No-Ictus segue alla firma del protocollo di intesa ratificata da: Ambasciata della Bulgaria, Consolato di Bulgaria a Napoli, articolazioni italiane e bulgare del Rotary international, Cattedra di Genetica medica dell’Università di Foggia e Unità Emostasi e Trombosi dell’ospedale Casa sollievo della sofferenza di San Giovanni Rotondo.
?Nei prossimi giorni la presentazione in Bulgaria.
Teresa Lucianelli