“Nei nostri sogni”, una storia soprannaturale e dalle tematiche sociali nel libro della Capobianco

“Nei nostri sogni”, una storia soprannaturale e dalle tematiche sociali nel libro della Capobianco

Sarà presentato mercoledì 7 luglio, ore 18.30, in Piazza Dante presso il caffè bistrot letterario “Il Tempo del Vino e delle Rose il volume “Nei nostri sogni”, il libro dell’esordiente Antonella Capobianco.

Antonella Capobianco, appassionata di letteratura e arte è napoletana d’origine ma ha vissuto a Torre del Greco fin da piccola. “Nei nostri Sogni” è la sua prima fatica letteraria, pubblicata da PAV Edizioni nel 2021 e affronta tematiche sociali come omofobia e coming out familiari attraverso una vicenda soprannaturale.

Che stupidi che siamo: quanti inviti respinti, quante parole non dette, quanti sguardi non ricambiati. Tante volte la vita ci passa accanto e noi non ce ne accorgiamo nemmeno“. Il discorso che Stefano Accorsi ci regalava 20 anni fa nel bel film di Ferzan Ozpetek, “Le fate ignoranti”, si presta bene a raccontare la vicenda di Emma, protagonista del libro di Antonella Capobianco, già disponibile nelle librerie (su ordinazione), nonché acquistabile su Amazon.

Il romanzo, pubblicato da PAV Edizioni quest’anno, sarà presentato alla stampa e al pubblico mercoledì 7 luglio dalle 18.30 in Piazza Dante 44, a Napoli, presso il caffè letterario e bistrot “Il Tempo del Vino e delle Rose”, nel corso di un incontro dibattito – moderato dal giornalista Renato Aiello – cui prenderà parte l’autrice insieme ai seguenti relatori: Antonello Sannino, Segretario Antinoo Arcigay Napoli; l’avvocato Alessia Schisano; la psicologa Daniela Barberio; l’attrice Liliana Palermo, cui saranno affidate le letture di alcuni passaggi del testo. Nella prima fatica letteraria della napoletana Capobianco, esordiente assoluta con una grande passione per l’arte e per la scrittura, le tematiche come la morte, le attese e le occasioni mancate della vita passano attraverso la lente dell’elemento soprannaturale, e a tratti anche del paranormale, per approdare nell’attualità con cui ci confrontiamo sempre più spesso: quella dell’incomunicabilità tra genitori e figli, del coming out in famiglia e della triste piaga dell’omofobia.

I sogni diventano pertanto, al di là di ogni credo spirituale e religioso, lo strumento attraverso cui Emma continua a comunicare con uno dei suoi due figli, a causa della perdita improvvisa che sconvolge totalmente il suo nucleo familiare. Un evento inatteso che mette in moto anche scoperte decisive e svela i segreti meglio nascosti tra i suoi cari, perfetti sconosciuti l’uno per l’altro.

L’assenza di comunicazione nell’era dell’interconnessione e della convivenza forzata (causa pandemia) è il paradosso più grande mai vissuto nella nostra società, che si dichiara aperta e cosmopolita sulla carta, per poi dare filo da torcere alle diversità di genere, di orientamento sessuale e persino culturale, con l’episodio della giovane Adila, nata e cresciuta in Italia ma di origine pakistana, esemplare nelle sue contraddizioni. Omosessualità, omofobia (nella seconda parte del libro un attacco ci ricorda che il virus dell’odio in Italia è quello che circola più di tutti), e il tema dei nuovi italiani si intrecciano alle visioni oniriche e alla vita ultraterrena della giovane madre Emma, impegnata nella prova più difficile di tutte: guidare gli uomini della sua vita verso un’elaborazione del lutto e il superamento delle sfide più gravi con tutto l’amore materno possibile.

L’appuntamento letterario del 7 luglio prossimo, che si svolgerà nella piena osservanza delle norme anti covid-19 di distanziamento sociale e soprattutto all’aperto, offrirà quindi spunti interessanti per dibattere delle problematiche che ci riguardano ogni giorno (i casi di raid omofobi, bullismo e violenza familiare fisica e psicologica su chi vuole vivere all’occidentale, purtroppo, fanno spesso capolino sulle prime pagine e nelle homepage dei siti di informazione).

“Nei Nostri Sogni” è un viaggio nell’elaborazione di un lutto, la rappresentazione dell’amore materno al suo apice, quell’affetto inscindibile che lega ogni madre ai suoi figli anche dopo la morte, che li guida, li segue, tra sogno e realtà, mondo dei vivi e regno dei morti. Il soprannaturale è un tema essenziale dell’opera prima di Antonella Capobianco, insieme alla scoperta da parte di un genitore dell’omosessualità del proprio figlio e, purtroppo, alla piaga dell’omofobia, vero nervo scoperto del nostro paese. E se le differenze di genere e di orientamento costringeranno tutti a fare i conti con sé stessi e con le persone più care, quelle tra culture diverse, tra italiani e nuovi italiani spingono a una riflessione sui tempi attuali e sul futuro che ci attende in un paese sempre più cosmopolita.

Il 7 luglio l’autrice sarà disponibile per interviste e per scambiare riflessioni e pensieri sui temi delicati e sensibili della sua opera prima con tutti gli operatori dell’informazione, giornalisti, blogger e con chiunque fosse interessato a trascorrere un momento culturale davanti a un buon calice di vino.