Mutui impossibili…. non per tutti
ROMA – È notizia di qualche giorno fa che le spese bancarie ed i mutui sono particolarmente agevolati nei confronti di deputati e senatori. Ad esempio, molti deputati hanno il conto corrente presso la filiale di Montecitorio del Banco di Napoli poiché le spese relative alle operazioni su conto corrente degli onorevoli è pari a zero. Per non parlare di prestiti (il Tan applicato è pari all’1,824%) e mutui. In quest’ultimo caso si va dal 2,71% del tasso variabile al 4,30% di quello fisso. Va ancora meglio ai senatori. L’agenzia Bnl presso il Senato concede mutui per l’acquisto di una casa ad un tasso variabile dell’1,57%. Il fatto è ancora più rilevante alla luce delle sempre maggiori difficoltà che incontrano le persone “comuni” che cercano di accedere a forme di credito. Imprese e privati ormai, si vedono negare sempre più spesso prestiti e mutui. Il difficile periodo ha reso certamente le persone più caute nell’affrontare spese e investimenti e per questo c’è stato un calo nella richiesta verso le banche. Ma coloro che per necessità o per il desiderio di formare una famiglia o più semplicemente avere una casa propria, chiedono, ad esempio, un mutuo si trovano a dover fare i conti con dei tassi altissimi e rigide richieste di garanzia, spesso associate a costosissime assicurazioni. E’ il cosiddetto credit crunch, la stretta sul credito. In questo modo le banche dissuadono la domanda e, attraverso le recenti politiche di erogazione, scoraggiano sempre più quelle persone che spesso si vedono negare il mutuo o sono costretti ad accettare condizioni estreme. E questo nonostante i cospicui finanziamenti ricevuti dalla Bce per sostenere il sistema produttivo italiano; lo stesso Direttore Generale dell’Abi, Giovanni Sabatini aveva rassicurato: “Useremo questa liquidità per finanziare imprese e famiglie”. In realtà sembra che l’unica cosa ad essere finanziata è stata l’acquisto di titoli di stato…
Claudia Minetti