Napoli. Pubblico teatrale in fermento per la ripresa delle attività al Mercadante, programmata da mercoledì 12 maggio puntualmente alle ore 19, tranne giovedì alle 18, come domenica prossima, 23, ultimi giorno utile.
In scena, “Spacciatore”, una produzione del Teatro di Napoli–Teatro Nazionale, fino a domenica prossima.
Il testo è di Andrej Longo, autore anche della drammaturgia, e di Pierpaolo Sepe che firma pure la regia, per due ore di spettacolo. Aiuto regia di Valia La Rocca; musiche e canzoni a cura di Francesco Forni; scene di Francesco Ghisu; luci di Luigi Biondi; costumi di Gianluca Falaschi; foto di scena di Guido Mencari.
Nella compagnia: Mariachiara Basso interpreta la Fidanzata; Ivan Castiglione il Poliziotto; Riccardo Ciccarelli veste i panni dello Spacciatore; mentre Roberto Del Gaudio quelli del Padre, Daniela Ioia della Sposa; Stefano Miglio è Dragon Ball; nel ruolo di Mercuzio, Daniele Vicorito.
Lo spettacolo, una sceneggiata, segna la ripartita effettiva del Teatro Nazionale di Napoli diretto da Roberto Andò, dopo le nuove disposizione governative del 26 aprile. È particolarmente atteso dal pubblico, visto che era in calendario lo scorso dicembre al Teatro San Ferdinando nella Stagione 2020/2021 del Teatro Nazionale di Napoli, appunto, ma fu annullato nel rispetto delle restrizioni governative anti-covid.
Narra la complessa e complicata storia d’amore di due giovani. È ambientata nei caratteristici vicoli di Napoli “dove si infrangono i sogni e i valori di una ragazza perbene”. Tra I due protagonisti nasce un sentimento forte, ma il destino che li attende è d’infelicità. Lei, studentessa fuori sede, è animata da grandi sogni e radicati valori morali, lontanissima dai dei torbidi meccanismi di questa città dai tanti volti. Fidanzata non immagina neppure che il ragazzo che sta per chiederla in moglie, sia uno Spacciatore.
A frantumare il loro idillio è la Sposa, che è una donna dal passato misterioso, col volto segnato da una cicatrice, datrice di lavoro dello Spacciatore e pure segretamente innamorata di lui che, guarda caso, rivelerà all’ingenua innamorata che il suo amato vive spacciando stupefacenti.
Fidanzata decide allora di lasciare lo Spacciatore che, disperato, si rivolge al suo migliore amico, Mercuzio, e lo implora d’intercedere per lui e farla desistere dal troncare il loro rapporto. Però Spacciatore non immagina che Mercuzio da tanto tempo tace un sentimento per la protagonista e, proprio per correttezza nei confronti del suo più caro amico, ha sempre resistito.
Davanti al dolore di lei e al rancore che la divora, Mercuzio cede e si lascia rubare un solo bacio, dati da lei per pura vendetta.
I sensi di colpa lo assalgono, quando rivede Spacciatore, pur non avendo il tempo di confessargli l’accaduto, in quanto insieme devono affrontare subito un problema molto più serio che riguarda il Poliziotto – uomo tormentato e corrotto – legato a doppio filo alla Sposa dalla cocaina e da una amore malato peraltro non ricambiato dalla donna.
Per ripicca, Poliziotto aveva ricattato il giovane pusher, estorcendogli la metà dei suoi guadagni e pure delle dosi che vendeva. Ora, nel momento in cui scopre che Spacciatore ha trovato la forza e il coraggio per uscire dal Sistema e se n’è tirato fuori, lo minaccia con una pistola, che sparerà un colpo fatale.
“La sceneggiata vive di una dimensione popolare, e di un linguaggio tale da poter coinvolgere anche angoli di una comunità, distanti dalle colpevoli traiettorie artistiche, non sempre accorte al dialogo diretto con il mondo cui appartengono. – spiega il regista Pierpaolo Sepe – Il progetto che nasce dall’urgenza di riavvicinarci al pubblico, di sollecitare interesse e curiosità anche in chi è lontano dalle poltrone di un teatro da tempo: oggi più che mai, è indispensabile riempire i teatri di tutti i tessuti sociali e ricostruire tutti insieme il senso, da tempo smarrito, della funzione degli artisti e del pubblico”.
In quest’ottica, la sceneggiata diviene dunque “punto d’incontro, possibilità reale di raccontare il nostro tempo con la lingua di chi lo abita e lo determina”.
prenotazioni: Biglietteria tel. 081.5513396 | e.mail: biglietteria@ teatrodinapoli.it
info: www. teatrodinapoli.it
Armando Giuseppe Mandile