Ven. Giu 20th, 2025

Disastri idrogeologici: responsabilità di tutti

ROMA – Sono ancora sotto i nostri occhi le immagini di devastazione trasmesse negli ultimi giorni dai telegiornali a seguito delle incredibili precipitazioni che hanno causato alluvioni e frane nel nord Italia. Purtroppo sono sempre più frequenti questi episodi e la causa va ricercata non solo nell’incessante crescita delle costruzioni e delle urbanizzazioni a discapito delle zone fertili: l’aumentare del cemento riduce, infatti, la permeabilità dei terreni, e l’acqua, accumulandosi, preme sugli argini dei fiumi già gonfi per la pioggia, e in molti casi può far aumentare la franosità dei pendii. Anche i cambiamenti climatici determinati, a loro volta, sia da naturali evoluzioni geologiche e di attività solare sia, anche in questo caso, dalla attività umana e del conseguente inquinamento prodotto, sono concausa di questi devastanti eventi.
Il grido d’allarme viene lanciato ogni volta che un episodio di cronaca – come in Veneto, a Messina o ancora prima il gravissimo evento di Sarno – riporta in primo piano il fatto che il nostro paese è a rischio idrogeologico, nonostante la sempre maggiore attenzione posta nei riguardi di questo problema: un esempio è il CUDAM (Centro Universitario per la Difesa Idrogeologica dell’Ambiente Montano) dell’Università di Trento che si occupa della prevenzione dei dissesti idrogeologici montani. Ma i dati restano allarmanti.
In Italia il 70% dei comuni è a rischio idrogeologico con picchi dell’86% in Campania e del 98% in Liguria e Toscana. Nonostante ciò parte della popolazione sembra non voler comprendere appieno a cosa si andrà incontro se non saranno modificati tanto gli atteggiamenti quanto le leggi. A tal proposito Legambiente ha organizzato dal 10 al 30 ottobre “Operazione fiumi”: un viaggio lungo la Penisola con sei tappe in altrettante regioni per realizzare iniziative dedicate al monitoraggio, alla prevenzione e all’informazione sul rischio idrogeologico, consigliando come operare nel rispetto dell’ambiente e spiegando come funziona il piano di protezione civile del proprio comune. Coinvolgendo i cittadini ma soprattutto i ragazzi delle scuole, si spera di far crescere con loro un senso di responsabilità maggiore nei confronti del nostro paese.

 

Claudia Minetti

di Redazione

Giornalista Professionista. Direttore di New Media Press

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