Anema & Pizza: novità super croccanti e fantasia
di Teresa Lucianelli
Frattamaggiore. Riuscita presentazione agli operatori dell’informazione del nuovo menù di Luca Piscopo – Anema & Pizza in Corso Francesco Durante 7, a Frattamaggiore.
Napoletano doc dall’animo entusiasta, propositivo e gran lavoratore, sempre alla ricerca di nuove sfumature di gusto, Luca è al bancone da quando aveva 13 anni e da più di 18, grazie alla sua spiccata creatività, guida l’evoluzione continua del progetto Anema & Pizza, rinnovato di recente con la realizzazione di una nuova sala esterna e di una interna. Fiore all’occhiello, un buon disco di pasta sicuramente innovativo, che non viene però privato della sua “identità partenopea”, alla quale Luca tiene in maniera particolare. S’impegna con piglio e determinazione per dare il meglio alla clientela, in maggior parte fidelizzata, che frequenta puntualmente il suo ben strutturato locale con ampia zona lavoro a piena vista. È continua la ricerca e così pure l’aggiornamento sulle migliori tecniche di impasto e di lievitazione, tesi in uno sforzo propositivo a definire una propria pizza, che abbia caratteristiche tali da essere riconosciuta appunto in maniera squisitamente identitaria.
Ed è così che “un piatto celebre in tutto il Mondo e culturalmente prezioso quale è appunto la pizza” come ama sottolineare con motivato orgoglio, quando accoglie gli ospiti nella sua luminosa e ben strutturata pizzeria, riesce a definire una dimensione innovativa specifica, pur senza essere privato della sua maternità partenopea. Essa va ossequiata e rispettata sostanzialmente, ricordando le radici che affondano nella cultura pluricentenaria del Food di quella Napoli Capitale che è sempre onore e vanto e simbolo di un passato glorioso che continua a distinguersi positivamente nella professionalità di una categoria di ristoratori di autentica eccellenza, che fanno grande una metropoli ed una regione, la Campania, apprezzate ovunque per il “mangiar bene” e la preziosità delle produzioni nel settore della migliore alimentazione.
Riflettori sui topping della sua pizza: Luca Piscopo tiene in modo quasi maniacale a selezionare in maniera certosina gli ingredienti che utilizza, per rispettare pienamente l’equilibrio tra i sapori: questi devono rimanere distinti ma in assoluta armonia.
La riuscita serata ha visto quali protagonisti il patron ed il suo staff all’opera per presentare un menù speciale, frutto di una paziente sperimentazione nell’ambito degli abbinamenti che meglio riescono a rappresentare l’impronta voluta da Luca, finalizzata ad esaltare il gusto ed a valorizzare le caratteristiche dei migliori prodotti del territorio, attraverso varie portate servite in un clima disteso ed amichevole, scevro da ritmi puntuali e ben cadenzati, ma rilassante e gioioso, con bis proposti su gradite direttive dal giovane personale di Sala.
Si è incominciato dall’Arancino con riso acquerello, barbabietola, blue di bufala, cacio ricotta cilentana (SlowFood) su letto di yogurt greco alle erbe aromatiche.
Poi, la Frittatina su nido di porro fritto con piselli 100 giorni (SlowFood), besciamella di latte Nobile, pancetta tesa di suino nero lucano (3 spicchi Gambero Rosso), provola Monti Lattari, crema di parmigiano.
Entrambi sono serviti ad amalgamare i commensali attraverso un fertile confronto sulle sfumature di sapore e la croccantezza dei fritti, oltre che sull’opulento aspetto che ha saziato l’occhio e stimolato la curiosità all’assaggio.
Per la Degustazione dei lievitati una ricca e super croccante Pizza Al Padellino: gambero viola, maionese homemade, riduzione di prezzemolo, fior di latte Nobile, alla quale è seguita la Pizza Classica Impasto Contemporaneo: fior di latte Nobile, polpo, patate al lime con pepe Sichuan e riduzione di prezzemolo. Per il piacere degli amanti dei sapori del mare, proposti in stimolanti varianti di sapore che si discostano dalla classicità pur rispettando l’identità delle materie prime impiegate.
Ancora, la deliziosa Margherita Nobile con scaglie di parmigiano 30 mesi, dal profumo intenso ed inebriante che ha conquistato prepotentemente l’olfatto rivelando una consumata esperienza del suo artefice, in materia di sensazioni piacevoli che lasciano il segno e soprattutto il ricordo “che fa tornare”.
Gusto tondo per la sfiziosa Schiacciata con mortadella e pistacchio, apprezzata da tutti i presenti, nonostante sia giunta al termine di una serie di degustazioni corpose e pure bissate da molti con entusiasmo, quale premio alla qualità servita in tavola.
Dunque, quattro pizze: le prime realizzate con un impasto al 50% biga di farina 1 con rinfresco di farina 0 germogliata e aggiunta di farina Ottimais e semi di girasole al 30%, cotte prima al vapore e poi in condenzione.
Nota di merito sull’eccellenza degli attesissimi Dolci, firmati dal maître chocolatier e chef pâtissier Giuseppe Ratto della rinomata Pasticceria Ratto di Frattamaggiore, noto esponente del Gambero Risso, al quale sono stati tributati ottimi apprezzamenti per la delicatezza delle consistenze, la soavità del gusto, l’altissima qualità degli ingredienti impiegati, in un tripudio di autentico piacere riconosciuto pure dai palati più esigenti.
La Perla del Mediterraneo: semifreddo con mandorle caramellate, scorzette d’arancia, uvetta e salsa al passito, e la Mousse al caramello salato con salsa ai frutti di bosco e crumble con grue dì cacao.
Golose tentazioni ispirate con personalissima inventiva alla tradizione.
In abbinamento alle varie portate: Casa Setaro – Pietrafumante, Trentapioli Asprinio d’Aversa, Arneis Blangé Ceretto, Casa Setaro – Lacrima Christi Rosato, Gragnano Ottouve – Martusciello.
In totale, un percorso degustazione comprendivo di due antipasti, quattro pizze all’assaggio e due dolci; con abbinamenti di vini e bollicine.
Soddisfatto per la cattiva partecipazione degli ospiti che hanno contribuito con domande tecniche mirate, Luca Piscopo, nel corso del suo intervento ha sottolineato quanti sia per lui “fondamentale realizzare una proposta con prodotti di stagione ed utilizzarli non solo sull’impasto classico della pizza napoletana”. Essi vengono infatti adoperati “anche su nuove proposte, nate da un approfondito studio” portati avanti con rigore e con passione negli ultimi tempi, come la pizza al padellino o in teglia con impasti indiretti, in cui utilizza di farine non raffinate e diverse tipologie di cottura. “L’obiettivo è regalare ai clienti una nuova sensazione di gusto e suscitare in loro emozioni diverse”.
E c’è da dire che Luca riesce sicuramente a raggiungerlo.