La strada che gli studenti dell’istituto alberghiero Duca di Buonvicino hanno scelto per il futuro di Scampia passa tra la tradizione e l’innovazione: ai fornelli ed in sala con passione per realizzare i propri sogni all’insegna della legalità.
È stata una scolaresca matura e motivata quella che il sindaco di Napoli Luigi de Magistris si è ritrovato davanti nella sede di via Raimondi, nel corso della presentazione di “Scampia Line”, evento culturale in ambito enogastronomico ideato ed organizzato dal noto chef Felice Franzese, presidente CAT Napoli, segretario “Del discieples d’Auguste Escoffier”, e docente della stessa scuola, che è stato coadiuvato per l’occasione da Armando Giuseppe Mandile.
L’intera scolaresca del capo di istituto Carmela Bruna Musello ha dato il meglio di sé. Una variegata commissione, composta dal sindaco Magistris e da esperti enogastronomi, ha testato il particolare menù elaborato da Franzese per consentire ai suoi ragazzi che lo hanno cucinato insieme a lui, di poter realizzare un originale menù a sfondo sociale, composto da quattro portate.
In particolare, nell’antipasto Scampia, ricotta di bufala e fave fresche, scerificazione di seppia col suo nero, aria di siero al limone e fiori eduli, il tutto racchiuso in una artistica composizione a sfondo sociale, rappresentante da un lato, col grigio del nero di seppia, le difficoltà per chi vive in un quartiere come Scampia, dove la vita non è facile e sembra non poterci essere un futuro; dall’altro, col chiarore della ricotta, la purezza degli ideali e la speranza del cambiamento, attraverso il lavoro svolto con impegno e passione, in cui i ragazzi credono fermamente.
Nello “Scampia Line”: antipasto con Aperol spritz molecolare, spaghetti di quinoa al pomodoro del piennolo in bianco, accompagnati da Fiano di Avellino; baccalà in vasocottura, servito con Greco di tufo; semifreddo di pastiera in chiave moderna in accoppiamento con cocktail Alexander.
In brigata, in prima fila, i ragazzi delle quinte classi.
Felice Franzese, ambasciatore della cucina italiana in Francia, Spagna, USA, Malta, Messico, Svizzera, con la semplicità che lo contraddistingue, ha spiegato alla commissione entusiasta, ai numerosi giornalisti che hanno partecipato all’evento ed alla folta platea presente i passi principali delle preparazioni svelando, come suo solito, piccoli ma preziosi segreti, frutto di grande esperienza e continua ricerca in campo gastronomico.
Critiche positive anche gli altri piatti, questi tutti tesi ad una innovazione della tradizione e simbolicamente volti a ridurre e superare gli ostacoli, rappresentati dagli elementi di colore scuro, verso il dominio del bianco: il bene, la trasparenza, la legalità.
Gli spaghetti di quinoa al pomodorino del piennolo in bianco con cozza croccante e pesto di basilico hanno sorpreso il primo cittadino, incuriosito dalla particolarità della creazione che include il pomodoro pur non presentandone il caratteristico colore rosso.
Delicato e chiarissimo il baccalà, con qualche cappero ed oliva e delizioso pomodorino dop.
Dessert d’eccezione, la pastiera interpretata in chiave moderna e del tutto originale, fino a diventare un profumatissimo e gustoso semifreddo a base di spuma d’arancia con sfera di grano e ricotta, e creimboll di pasta frolla e pop corn.
Didascalie foto:
1) Antipasto Scampia: una strada scura, con tanti ostacoli (rappresentati dai ciottoli) che porta ad un futuro candido (il bene, la legalità, la trasparenza)
2) Semifreddo di pastiera in versione moderna; anche qui la simbologia dei colori. La quarta ed ultima portata conclude il percorso di Scampia con il bianco ed il giallo della luce e del sole
Teresa Lucianelli